19 aprile, 2013

9 motivi stupidi per cui sono diventata lesbica


Tutti - o almeno tutti quelli che si interessano dell'argomento e che non sono bigotti e semplicemente dicono che "è il piano del Signore" - ci siamo chiesti almeno una volta che cosa determini l'omosessualità. Stabilito ormai da anni che non è una malattia né una distorta versione del complesso di Edipo (o di Elettra per le femminucce), siamo tutti abbastanza convinti che sia una cosa naturale, probabilmente inscritta nei geni e che di certo non causerà la fine della specie o la nostra discesa negli inferi. Ma potrebbe anche essere una questione di crescita personale, di esperienze e di vissuti NON TRAUMATICI che ci possono aver condizionato (anche perché io sono del partito: siamo tutti bisessuali. Anche se sono lesbica e anche se non credo nei bisessuali. Embè, non esistono, che volete? Se la mia teoria fosse vera, e fossimo tutti bisessuali, questo stesso termine perderebbe direttamente il suo significato di distinzione dalle altre due categorie, etero e gay, e quindi non esisterebbe più. Ergo i bisessuali non esistono).

12 aprile, 2013

Guida ai reperti da frigorifero dello studente fuori sede!

Scatolame:
Ogni studente fuori sede, da qui in poi abbreviato con l’acronimo SFS, possiede nella propria dispensa un imprecisato numero di cibi conservati nelle apposite latte con linguetta. La spiegazione all’insana passione per i prodotti a lunga conservazione è che, teoricamente, non possono andare a male nel tempo necessario a finire l’università (tra gli otto e dodici anni per la triennale e cinque per la specialistica, tesi esclusa). Sebbene questo fatto sia vero e certificato da eterni fuori corso che non recepiscono più soldi dalla famiglia e si nutrono di mais dolce scondito ormai da anni, una volta aperte perdono la loro capacità di conservazione sterile ma questo l’SFS non l’ha ancora compreso.
Le scatolette di tonno, elmento principale della dieta dello studente, sono quelle del supermercato più vicino o del discount più conveniente se possiede l’abbonamento ai mezzi pubblici e può andare a fare la spesa dall'altra parte della città, ma rigorosamente di una marca sconosciuta.